Sei in cerca di un buon stabilizzatore di tensione UPS per proteggere
i tuoi PC ed eventuali periferiche connesse?
Scegli Elle Di Ufficio, una realtà solida dove trovare esperti del settore IT, pronti a consigliarti la scelta migliore per la tua azienda tra stabilizzatori UPS a marchio Eaton.

In qualunque ufficio e azienda, di dimensioni piccole, medie o grandi, la messa in sicurezza di PC e apparecchi collegati è estremamente importante. Sbalzi di tensione, blackout o altro possono infatti causare seri danni ai dispositivi, al punto da essere irreparabili e portare il computer a non funzionare più.

Per questo motivo, i PC dovrebbero sempre essere protetti da un adeguato gruppo di continuità in grado di mantenerli costantemente e correttamente alimentati.
Scegliere lo stabilizzatore di tensione UPS migliore è fondamentale e per fare ciò è necessario prestare attenzione a diversi aspetti, oltre a considerare la gestione dell’alimentazione e i complementi relativi al gruppo di continuità.

Premessa: un gruppo di continuità deve essere dotato di batterie, un alimentatore per caricarle ed un inverter, quest’ultimo necessario per generare la corrente proveniente dalle batterie stesse. Tutti i nostri stabilizzatori UPS Eaton dispongono inoltre di un display LCD estremamente pratico e funzionale, per visualizzare chiaramente in tempo reale le principali informazioni sullo stato della macchina.

Tipologie e caratteristiche degli stabilizzatori UPS

 

Nella scelta del vostro nuovo stabilizzatore di tensione UPS Eaton dovete prima di tutto considerare la tipologia più adatta alla vostra realtà aziendale. In questo senso, è possibile orientarsi tra:

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  • UPS LINE-INTERACTIVE – questi gruppi di continuità rappresentano la migliore soluzione in rapporto qualità-prezzo e sono in grado di normalizzare la tensione attraverso un regolatore apposito.

Solo i migliori stabilizzatori UPS parte di questa categoria garantiscono un’onda sinusoidale pura in uscita, generata direttamente dal gruppo di continuità, talvolta addirittura migliore dell’onda in entrata. Questo segnale è adatto a tutte le apparecchiature collegate.

  • UPS ONLINE (A DOPPIA CONVERSIONE) – ideali per proteggere unità estremamente sensibili (es. server, sistemi di backup, data center ecc.).

Rappresentano la soluzione ottimale a livello di prestazioni, di conseguenza il costo è più elevato rispetto agli UPS Line-Interactive. Offrono una protezione completa, forniscono un segnale di uscita ad alta qualità (onda sinusoidale pura) e sono alimentati direttamente a batterie, prevenendo così eventuali disturbi derivanti dalla rete elettrica.

Gli stabilizzatori di tensione UPS sono inoltre caratterizzati da due diverse tipologie di ingressi e uscite presenti sul retro: i connettori con porte IEC 320 C13 e quelli dotati di classica presa Shucko. Nel primo caso, è necessario dotarsi anche di un apposito adattatore o una multipresa speciale.

Elle Di Ufficio mette a disposizione una gamma di cinque differenti soluzioni per la gestione ottimale dell’alimentazione relativa all’UPS e PDU, unità di distribuzione dell’energia in veste di complemento della protezione offerta dai propri stabilizzatori di tensione UPS Eaton.

Potenza e autonomia degli stabilizzatori UPS

Per calcolare in maniera corretta la potenza dei gruppi di continuità necessaria alle esigenze della propria azienda è importante considerare due aspetti:

  • il numero di apparecchi da proteggere – quanti e quali apparecchi andranno collegati allo stabilizzatore di tensione UPS, per calcolare il totale complessivo dei watt;
  • l’autonomia desiderata (tempo) in mancanza di corrente – da esprimere in minuti, valutando il tempo necessario per arrestare e spegnere correttamente tutte le unità.

Generalmente, l’autonomia standard a pieno carico dei gruppi di continuità è di 10 minuti. In tal senso, sulla maggior parte degli stabilizzatori UPS Eaton proposti da Elle Di Ufficio è possibile prolungare tale autonomia aggiungendo dei moduli batteria interni.

Per quanto riguarda il valore relativo alla potenza della macchina, una volta sommate le potenze dei dispositivi che s’intende collegare allo stabilizzatore UPS, basterà confrontare il risultato con il valore della potenza massima dell’alimentatore, orientandosi quindi verso una soluzione con un dimensionamento maggiore rispetto al totale delle potenze dei dispositivi.

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